.Momo.

Di Michael Ende.
Uno dei miei libri preferiti.
Riporto qui la recensione che feci a suo tempo su aNobii.com:

"Assegnatomi dall'odiosa professoressa d'italiano delle scuole medie, ai tempi ho quasi detestato questo libro. Letto senza voglia, per imposizione, non mi ero goduta la storia, i personaggi, le ambientazioni, la morale. Finchè un giorno, a distanza di qualche anno, lo ritrovai sullo scaffale della mia libreria e decisi di ricominciarlo.
Anzi.
Di iniziarlo come se fosse la prima volta.
E fu amore.Una bambina dalle origini misteriose con un nome strano e piccolo, Momo, ma con una grande capacità di ascoltare che rende la vita di chi la conosce migliore, contro i Signori Grigi che, freddi, nebbiosi, cinici, si insinuano viscidamente nell'animo della gente svuotandolo delle piccole gioie.
Una delle amiche di Momo è una tartaruga, che viaggia nel tempo e prevede il futuro: le parole vengono composte sulla sua corazza.
Insieme raggiungono la dimora di Mastro Hora, custode del tempo degli uomini, per escogitare un piano che metta K.O. i Signori Grigi. Che invece il tempo lo rubano.
E' un racconto dall'ambientazione fantastica, con un corollario di simpatici personaggi che reincarnano benissimo le più disparate persone che possiamo incrociare sul nostro cammino. A chi non è mai capitato di incontrare un Gigi Cicerone o un Beppe Spazzino...?!
E' fatto di metafore, con le quali Michael Ende pone una critica alla vita frenetica che la maggior parte delle persone è portata a fare, dimenticando così le priorità degli affetti, diventando indifferenti alle piccole gioie e persino a sè stessi, ai propri bisogni.
Reputo questo libro un piccolo gioiello per grandi e piccini, consigliato soprattutto ai primi affinchè non lascino spegnere le proprie Orafiori.
Ps. Lo sapevate che ognuno di noi ne ha una?"

E qui di seguito la mia illustrazione, ove la piccola Momo è in lotta con i Signori Grigi.

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