Forse non tutti la conoscono, anzi, sono convinta che la maggior parte della gente ne ha ignorato l'esistenza ed io ho fatto parte di questa categoria fino a qualche sera fa, quando tramite un programma televisivo ho visto ed ascoltato la storia di una bimbetta straordinaria.
Antonietta Meo, questo il suo nome, è vissuta negli anni '30 a Roma. Non si tratta di una bambina come le altre, nonostante ne avesse tutte le caratteristiche, la sua storia ha dell'incredibile: fin dall'età di tre anni manifestò una grandissima fede, un amore sviscerato verso Dio che esprimeva in letterine dettate alla mamma, quando poi imparò a scrivere iniziò a farlo personalmente. Morì a soli sei anni, dopo essersi ammalata gravemente. Pur stando malissimo non perdette mai il sorriso e la lucidità, ma offrì le sue sofferenze e la sua vita a Dio con molta decisione. Atipico per una creatura così piccola...
Online è possibile vedere anche alcune delle letterine scritte di suo pugno, delle quali la forma a pensierini è tipica dei bambini di quell'età. Ma nonostante la spontaneità e la semplicità delle frasi, è possibile notare nei contenuti una profondità spirituale fuori dal normale.
E' stato avviato il processo di beatificazione e se dovesse avere esito positivo, Nennolina diverrebbe la santa non martire più giovane mai proclamata dalla Chiesa cattolica.
Dal canto mio ne sono rimasta talmente impressionata ed emozionata, che non ho potuto fare a meno di dedicarle un omaggio: di fronte a tale esempio di virtù, a tanta grandezza, mi sono sentita piccola, piccola.
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© Gabriella D'Ambrosio |